martedì 1 febbraio 2011

RIMINI | 01 febbraio 2011
molti dei macchinari storici ancora all'interno sono ormai arrugginiti da decenni.
Il piano particolareggiato di intervento proposto dalla Viserba Residence, società che fa capo alla Renco di Pesaro, prevede 20.770 metri quadri di residenziale, con una stima di oltre 200 appartamenti, e un'altra dozzina di appartamenti di edilizia residenziale pubblica, per 972 metri quadri, che saranno ceduti al Comune. A residenziale sarà convertito l'edificio di ingresso su viale Marconi, mentre il vecchio Mulino su via Amati sarà trasformato in centro di quartiere e luogo di memoria storica. Sul lato sud, sorgerà invece un centro direzionale e commerciale di 5.080 metri quadri. In mezzo, un parco pubblico attrezzato di 22.600 metri quadri. In totale ai parcheggi, per oltre 500 posti auto, saranno destinati 11.780 metri quadri: a fianco del commerciale, su un'area di 2.500 metri quadri, ci sarà un parcheggio seminterrato su due piani. Sono stati aggiunti 400 metri di edificazione: 200 per l'edilizia pubblica, altri 200 per una sala convegni a fianco del mulino. L'intervento comporterà una rivoluzione nella viabilità: via Marconi sarà a senso unico, direzione monte-mare, con una ciclabile. Saranno preservati gli alberi. Le vie Fattori e Amati, sempre a senso unico, saranno allargate. Tra via Sacramora e via Amati ci sarà una rotatoria: c'è una trattativa per dei terreni interessati, altrimenti scatterà l'esproprio: l'esecutore mette a disposizione 100.000 euro, il Comune 40.000 ma la stima è molto inferiore.
Sul lato nord non è escluso uno sfondamento su via Fattori, inizialmente bocciato dagli uffici comunali: servirà un emendamento da far approvare in Consiglio.
Le opere di urbanizzazione, per un totale di 10 milioni di euro a carico dell'esecutore, come vuole la legge saranno assegnate con una gara a evidenza europea.
Per prevenire il ritornello che a Rimini prima si costruisce, poi si fa il resto, la convenzione prevede che nei primi cinque anni si metta mano a viabilità, verde pubblico e parcheggi. Le parti storiche, in particolare macchinari e dipinti, saranno conservate. Per la corderia, che fu anche campo di smistamento di prigionieri, resta il rammarico un'occasione persa ormai da decenni: quella di farne un grande parco di memoria industriale e storica
tratto da newsrimini .it del 01-02-2011

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