venerdì 11 giugno 2010

Serata all' Ippocampoviserba


Giovedì 10 giugno. Poesie di Vincenzo Baietta, immagini di Francesco Protti e il progetto del gruppo scout Viserba, reparto Stella Polare, Squadriglia Puma.
Marzia Mecozzi per L’Ippocampo


“…Topi a congresso, sull’assa del formaggio, senza formaggio
hanno deciso, andranno in campagna.”

La poesia ‘di guerra’ di Vincenzo Baietta (in dialetto; qui soltanto una bella frase della traduzione in italiano) apre la serata dal ritmo incalzante, di giovedì 9 giugno. Sono versi sciolti in lingua romagnola, elegia di una miseria sobria e dignitosa, divisa coi topi (di città) in quell’agosto del ’44. Sono versi che, nella traduzione italiana non perdono d’efficacia, dove la tristezza amara della condizione, non dispone l’animo alla resa, ma induce al sorriso (ironia della sorte) alla maniera Baldiniana. Bravo Professore. Ma soprattutto, bella brigata, ieri sera, quella dell’Ippocampo! con alcune visite a sorpresa.
La prima: quella della delegazione del Gruppo Scout Viserba, reparto Stella Polare, Squadriglia Puma. Loro sono: Marika Russo, Antonella Grassi, Arianna Urbinati, Sara Tonini, Virginia Nitto e Alice Maltoni. Il gruppo, frizzante e dolcissimo, che si è presentato portando piadine e bevande per tutti, ha elaborato la Specialità CIVITAS, dedicata alla conoscenza del proprio territorio e la loro indagine, confluita in un bel video di interviste, mostrato ieri sera alla riunione dell’Associazione Ippocampo, ha coinvolto i loro nonni Luciano Tonini, Giuseppina Marisa Zanzani, Rino Magnani e Teresa Guidi.
Gli abbiamo domandato quale sia la cosa emersa da questi racconti, che le ha maggiormente colpite. “Mi ha colpito l’amore della nonna per il mare, - dice la tredicenne Sara - in tutti i suoi ricordi, lei ha parlato del mare… sempre.” Arianna aggiunge: “Mi hanno colpito i ricordi della guerra. E poi una cosa buffa: la nonna non aveva mai visto persone di colore prima dell’arrivo degli americani! Quegli uomini così diversi, le sembravano arrivare da un altro pianeta. Un’altra cosa che mi ha colpito, - prosegue Arianna – è stata la povertà. Il nonno (Rino Magnani), racconta che veniva da Borghi a piedi per andare a scuola, e che il suo amico veniva da ancor più lontano, ma partiva presto la mattina pur di fermarsi a casa sua e farsi fare un panino dalla mia bis nonna. La famiglia di quel ragazzo mangiava una sola volta al giorno… Quel panino valeva bene il sacrificio di allungare ulteriormente il percorso per arrivare a scuola.”
Bravissime ragazze! Ma soprattutto, che piacere la presenza del Presidente del Comitato Turistico di Viserba,  Francesco Protti.con le sue straordinarie immagini della Viserba antica. Scorrono nella proiezione scorci inusuali, vedute da prospettive isolite, panoramiche della spiaggia, del lungomare, della ferrovia… Spazi aperti, campi, acqua, cantieri, ville ancora in costruzione, abiti dalle fogge dimenticate, facce d’antan, ombrellini parasole e i primi alberghi: l’Albergo Principale, l’Albergo Stella d’Italia e il Caffè Concerto coi paralumi di bambù, dove si era esibito anche Secondo Casadei, l’Albergo Bologna, l’Albergo Roma Spiaggia, il Kursaal del quale Francesco possiede scatti da tutte le angolazioni…
E poi, addirittura una intervista registrata, con la viva voce di Gino Ernesto Acerbi, fotografo sulla spiaggia di Viserba fin dagli anni Trenta… Fotografo ‘ambulante’ dei villeggianti.
Eccone un piccolo stralcio.
Domanda: Cosa ti ha portato a Viserba?
Risposta: è stato il capo cancelliere del tribunale di Roma, lui mi ha trascinato a Viserba, perché ci veniva da anni…
Domanda: Come andava l’attività?
Risposta: Quella volta, la stagione era corta… c’era la miseria, si tirava giusto fuori la giornata. Oggi il lavoro da fotografo c’è per tutto l’anno…  io sono andato in spiaggia per settanta anni…
Domanda: Ricordi qualche personaggio famoso?
Risposta: Mi ricordo della Signora Matteotti, la moglie del deputato socialista. Qui le case erano tutte di generali, deputati, signoroni…

Questo è un esempio di alcune delle nostre serate…
Adesso ci prepariamo a ricevere gli ospiti bagnanti, amici estivi coi quali trascorreremo le migliori ore dell’anno… se volete approfondire insieme a noi dell’Ippocampo le storie viserbesi, a luglio e ad agosto ci potete trovare il martedì in piazza Pascoli.

1 commento:

  1. Gran bel lavoro, quello delle ragazze scout. Fa piacere che i giovani si interessino dello loro Civitas intesa in senso ampio. Ippocampine ad honorem, direi.

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