martedì 6 luglio 2010

La maestra Ada Savoia

Incontro con Alba Biasini, figlia della maestra Ada Savoia
Marzia Mecozzi per L’Ippocampo.

All’ombra dei pini secolari, la pianta quadrangolare dell’antico casale, orientata nella direzione del sole e non, come le altre case di via G.Donizetti, parallela alla ferrovia, rivela l’origine della struttura, antecedente alla costruzione della linea ferroviaria. La Villa, che, come spiega l’architetto Pierluigi Sammarini, dovrebbe avere circa duecento anni, è proprietà e dimora estiva di Alba (Bibi) Biasini, che riceve il team dell’Ippocampo nel fresco del suo giardino, uno dei più grandi di Viserba, ai piedi di quella facciata bianca dalle persiane verdi coi balconcini dai fregi preziosi e ferro battuto, avvolta fino a non troppo tempo fa dai racemi di un’edera rampicante che la rendeva – se possibile- ancor più fascinosa e suggestiva.
L’incontro con Bibi (1924), elegante signora di origini forlivesi, nella sua casa di Viserba, è teso a farsi raccontare la storia di sua madre, la maestra Ada Savoia, una delle insegnanti ‘storiche’ di una Viserba agli albori del XX° secolo. Negli anni del Ventennio, la politica fascista aveva avuto grande interesse per la scolarizzazione e per la lotta all’analfabetismo, le classi elementari furono istituite ovunque, fin nei più piccoli centri urbani, tale era Viserba, in quella data. Nel ’23 c’era stata la riforma della scuola, quella definita da Mussolini "la più fascista delle riforme", opera del Ministro dell'Istruzione, il filosofo neoidealista Giovanni Gentile, che rimase sostanzialmente inalterata anche dopo l'avvento della Repubblica. È in questo contesto che si colloca la vita e l’esperienza di una insegnante e della sua famiglia.
Alba è nata nel 1924 e, come racconta, ha frequentato le prime due classi elementari a Viserba con sua madre per maestra. Dunque nel Trenta, Alba ha sei anni e frequenta la prima classe, presso la scuola Edmondo De Amicis di Viserba.
La Scuola, oggi ristrutturata villa padronale, si trova proprio di fronte all’antico cancello di villa Savoia-Biasini, e la maestra che veniva da Forlì per allontanarsi dal rigore della propria famiglia e che aveva insegnato per qualche tempo a Bellaria prima di raggiungere Viserba, si era a tal punto innamorata di questo luogo, silenzioso e riservato, che non lo aveva abbandonato più. Per tanti anni Ada Savoia ha insegnato ai bambini di Viserba, diventando per molti un punto di riferimento, non soltanto didattico, ma anche umano.
Nell’articolo, che presto metteremo on line, vedremo perché…

2 commenti:

  1. Mi piacciono molto queste due fotografie... Quella delle donne è un inno all'estate e ai suoi colori, alle diverse età della vita e ai loro colori. Viva le donne! Bambine, ragazze, mamme, zie, nonne....

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  2. Due sono le cose che mi hanno colpito quel pomeriggio....d'altri tempi nel giardino della residenza di Ada Savoia a Viserba:
    La semplicità e l'essenzialità della villa oggi occupata saltuariamente da Alba (Bibi) Biasini e dai suoi discendenti, rimasta a custodire il tempo che proprio perchè fuggevole non deve avere con se troppa ostentazione per potere essere definito tale ed eterno;
    ed i volti delle donne presenti tra i quali quello mite ma fiero al tempo stesso della nonna Alba e quello della nipote gioioso fresco, arguto, immacolato e vero.
    E' sempre più che mai vero sono le donne che fanno la storia.
    Pierluigi Sammarini - Presidente de L'ippocampo

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