Incontro con Alba Biasini, figlia della maestra Ada Savoia
Marzia Mecozzi per L’Ippocampo.

L’incontro con Bibi (1924), elegante signora di origini forlivesi, nella sua casa di Viserba, è teso a farsi raccontare la storia di sua madre, la maestra Ada Savoia, una delle insegnanti ‘storiche’ di una Viserba agli albori del XX° secolo. Negli anni del Ventennio, la politica fascista aveva avuto grande interesse per la scolarizzazione e per la lotta all’analfabetismo, le classi elementari furono istituite ovunque, fin nei più piccoli centri urbani, tale era Viserba, in quella data. Nel ’23 c’era stata la riforma della scuola, quella definita da Mussolini "la più fascista delle riforme", opera del Ministro dell'Istruzione, il filosofo neoidealista Giovanni Gentile, che rimase sostanzialmente inalterata anche dopo l'avvento della Repubblica. È in questo contesto che si colloca la vita e l’esperienza di una insegnante e della sua famiglia.

La Scuola, oggi ristrutturata villa padronale, si trova proprio di fronte all’antico cancello di villa Savoia-Biasini, e la maestra che veniva da Forlì per allontanarsi dal rigore della propria famiglia e che aveva insegnato per qualche tempo a Bellaria prima di raggiungere Viserba, si era a tal punto innamorata di questo luogo, silenzioso e riservato, che non lo aveva abbandonato più. Per tanti anni Ada Savoia ha insegnato ai bambini di Viserba, diventando per molti un punto di riferimento, non soltanto didattico, ma anche umano.
Nell’articolo, che presto metteremo on line, vedremo perché…
Mi piacciono molto queste due fotografie... Quella delle donne è un inno all'estate e ai suoi colori, alle diverse età della vita e ai loro colori. Viva le donne! Bambine, ragazze, mamme, zie, nonne....
RispondiEliminaDue sono le cose che mi hanno colpito quel pomeriggio....d'altri tempi nel giardino della residenza di Ada Savoia a Viserba:
RispondiEliminaLa semplicità e l'essenzialità della villa oggi occupata saltuariamente da Alba (Bibi) Biasini e dai suoi discendenti, rimasta a custodire il tempo che proprio perchè fuggevole non deve avere con se troppa ostentazione per potere essere definito tale ed eterno;
ed i volti delle donne presenti tra i quali quello mite ma fiero al tempo stesso della nonna Alba e quello della nipote gioioso fresco, arguto, immacolato e vero.
E' sempre più che mai vero sono le donne che fanno la storia.
Pierluigi Sammarini - Presidente de L'ippocampo