Personaggi. "Il fotografo" Alvaro Angelini
Riminesi, turisti e tante celebrità: in 60 anni pochi gli sono sfuggiti
Inconfondibile, non passa certo inosservato. Lo si può trovare ogni sera nei paraggi del suo negozio, sul lungomare di Viserba. E anche in tutte le manifestazioni e avvenimenti dei dintorni. Come riconoscerlo? Facile! Scalpo candido, sorriso stampato in viso e abbigliamento originale. In occasioni speciali veste chic (di solito bianco totale, dai capelli alla punta delle scarpe); più spesso è variopinto, ma sempre con un filo conduttore: distintivo rimane il calzoncini a scacchiera, suo marchio da quarant’anni, “per farmi notare tra gli ombrelloni, come la bandiera da starter”. L’idea è stata copiata dal telo da spiaggia di una bella turista svizzera, che gli fornì poi la stoffa a scacchi, introvabile in Italia. Durante l’intervista il “nostro” sfoggia una “mise” giallo canarino, calzini e zoccoli compresi. Sul cappellino la scritta “Angelini for President”. Già! Non ci si meravigli se sarà lui il successore di Scalfaro: Alvaro e la sua inseparabile macchina fotografica sono conosciuti, ormai, da migliaia di persone in Italia e all’estero. Quanta gente è passata davanti al suo obiettivo, dal lontano 1938! Riminesi e turisti, gente semplice e personaggi famosi. Racconta: “Iniziai da bambino: nel periodo anteguerra, con lo zio. In piazza Giulio Cesare (ora Tre Martiri) aspettavamo i “signori” che uscivano dalla messa dei Paolotti. Era l’occasione per fotografarli vestiti a festa. Poi mi sono diplomato geometra, ma evidentemente nel mio destino non c’erano tavoli da disegno. Il grande amore, che dura tuttora, è quello con la macchina fotografica. Nel 1954 rilevai il negozio di Viserba da mio cugino e mi lanciai nell’avventura. Con successo: da trent’anni sono accreditato in Fiera a Rimini; fino a due anni fa ero il fotografo ufficiale di ‘Italia in Miniatura’. Pensi che ho fotografato tutte le 280 riproduzioni di monumenti del parco! E poi, quanti personaggi! Ai tempi d’oro passavano da Viserba Gorni Kramer, Mike Bongiorno, Milva. Una volta, alla Villa dei Pini, c’era un ragazzino impacciato che cantava. Mi disse qualcuno: ‘guardalo bene, farà strada’. Era Gianni Morandi.” Sembra un ragazzo anche lui, il cavalier Alvaro, mentre racconta la sua storia. Ripercorre la storia del paese: “Conosco tutte le famiglie. Una generazione dopo l’altra: battesimi, cresime, matrimoni. E i turisti, sulla spiaggia... Da qualche anno non posso più stare al sole, per via di qualche acciacco. Ora ci sono i miei ragazzi a fotografare mamme e bimbi in costume da bagno. Uno dei più bei servizi? Quello dell’anno scorso per Topolino della Disney: una bimba viserbese di dieci anni doveva nuotare con i cinque delfini di Rimini. Chiamato dai genitori per il servizio, non credevo che la bimba sarebbe riuscita nell’avventura. E, invece… Mi sono proprio emozionato, quella volta.”
Sì, quasi settant’anni ma non si direbbe: sono giovani il sorriso sul viso rugoso incorniciato di bianco e lo sguardo birichino, mentre continua, sospirando: “Quante belle donne ho immortalato, nella mia carriera…” Tranquilla, signora Angelini, tranquilla! Immortalate soltanto…
Articolo di Maria Cristina Muccioli pubblicato su Il Resto del Carlino il 12 agosto 1997
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