lunedì 31 maggio 2010

Viserbella in Festa....ricordando Remo

Dal 1997 c’è una festa a Viserbella che segna l’inizio dell’estate. E’ la nostra festa! Quella a cui i viserbellesi sono più affezionati. Situata fra la chiassosa via litoranea e la ferrovia, la intima Piazza De Calboli, centro ideale del paese, con il suo giardinetto all’italiana e gli zampilli della tondeggiante fontana accoglie “Viserbella in Festa”.  Domenica 30 maggio. In questa occasione la Piazza, a ben dire, viene apparecchiata a festa con tavoli e panche per i commensali e a tutti viene offerto un primo piatto tipico locale, sempre a base di pesce, l’immancabile piadina variamente farcita, bibite a volontà e ciambella con albana! I turisti a fine maggio sono ancora pochi..ma noi del paese ci siamo tutti, per mangiare, ballare, tentare la fortuna alla ruota o alla lotteria, ognuno con la vaga speranza di tornarsene a casa con sottobraccio un salame, o a bordo di una fiammante bicicletta!  Il bello è che ci puoi trovare Don Benito, il parroco, con l’immancabile e simpaticissima Cristina, la perpetua.. I volontari , questa volta a tavola, della Festa invernale della Solidarietà, l’imbianchino, l’elettricista, l’idraulico e tutte le figure tipiche del nostro piccolo paese. Qualche timido tedesco appare fra un Trebbiano ed un Sangiovese, forse alla ricerca di una birra che qui è tassativamente off limits. Patrocinata dal Comitato turistico con l’aiuto di tanti volontari, può contare su cuochi di altissimo livello “rubati” al Centro Velico di Viserbella quali il mitico Bruno. ….
Da due anni a questa parte, putroppo, questa festa ha allungato il suo nome…. “Ricordando Remo” a memoria di Remo Tognacci, uno di noi che troppo presto ci ha lasciati, lui che a questa festa, come a tutte le altre del paese, non aveva mai fatto mancare il suo aiuto insieme alla moglie Wilma,  un concentrato di vitalità che anche quest'anno si è distinta quale cameriera tutto-fare, già al secolo famosa per gli squisitissimi “cassoncini della Wilma”. Così, tutti insieme, come in un rito antico, nell’allegria seppelliamo la tristezza e con un rinnovato sole e tepore dell’aria apriamo una nuova stagione.

Sabrina Ottaviani per Ass.IPPOCAMPOVISERBA

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